Il Territorio
Un borgo antico che regala emozioni
Qui il vigneto di fiano di Avellino va giù ripido quasi a voler scappar via, circondato tutt’intorno da verdi colline punteggiate da antiche borgate e dalle splendide montagne di Montevergine e Chiusano a completare lo spettacolo di un angolo d’irpinia fiabesco, adagiato lungo la dorsale che suddivide i bacini dei fiumi Sabato e Calore a circa 560 m sul livello del mare.
La caratteristica principale è la posizione tra boschi di castagni, querce e ginepri che si alternano alle coltivazioni di ulivo, vite e alberi da frutto.
Le origini di Montefalcione risalgono a molti secoli prima dell’Era Cristiana, ciò è confermato da documenti e testimonianze che affermano il succedersi delle dominazioni di Etruschi, Sanniti e Romani.
Il castello sulla collina
la nascita di Montefalcione
Lo stemma di Montefalcione è rappresentato da un falcione che sovrasta 3 colline probabilmente quella del Castello, San Marco e Santa Marina, che sono i 3 rilievi dell’agro montefalcionese. Il falcione è stato scelto come simbolo di lavoro e di civiltà contadina. I longobardi, dopo la conquista di Benevento estesero il loro dominio anche nella zona Irpina fino a fondare un ampio ducato.
Essi costruirono un castello sulla collina rocciosa più alta e più ripida del paese, offrendo ai Montefalcionesi un sicuro ricovero.
Così venne a formarsi il primo nucleo dell’attuale paese che troviamo indicato nel VI secolo con nome di MONTEFALCIONE Oppidum (Registri Angioini).