Etichette d'Autore

"Prima ancora che il vino si versi, racconta. Con linee, occhi, sogni. Le etichette parlano di noi.”

Ci sono bottiglie che non si dimenticano.

Non per il vino, ma per quello che ti dicono prima ancora di aprirle.

Per la pelle che indossano. Per il disegno che portano addosso.

Le etichette d’autore di Donnachiara sono nate così: non per aggiungere estetica, ma per raccontare una storia. Anzi due. Diverse, ma sorelle.

La linea classica illustrata da Claudio Izzo

Donne Sognanti

C’è un volto che ritorna su ogni bottiglia. Sempre lo stesso, eppure mai uguale.
È il volto di Donna Chiara, la capostipite, interpretato dall’illustratore e designer campano Claudio Izzo.

Occhi chiusi, capelli in movimento, come spinti da un vento che sa di tempo e memoria.
Lei non guarda: immagina. Sogna.
È una donna che sta pensando a ciò che verrà, come a ciò che è già stato.

Quella figura non è solo una firma visiva.
È una presenza gentile. Una musa.
Compare sulle etichette della linea classica in versioni cromatiche diverse, come un filo narrativo che attraversa vini e annate, tenendo tutto insieme: Fiano, Greco, Aglianico, Taurasi.
Ognuno con il suo colore, ma tutti figli di quello stesso sguardo interiore.

Non è un’etichetta: è un ricordo. Un’eredità.
Una poesia silenziosa che si apre come un sipario ogni volta che si stappa una bottiglia.
La linea selezioni firmata Simonetta Ferrante

Arte e Calligrafia

Per la linea Selezioni, Donnachiara ha scelto di fare un passo oltre.
Oltre la bellezza illustrata. Oltre il decoro.
Ha scelto l’arte contemporanea.
Ha scelto Simonetta Ferrante – designer milanese, 93 anni, una vita passata tra tratti, segni e codici.

Ferrante ha creato un linguaggio visivo unico per i vini più ambiziosi della cantina.
Le sue etichette non raccontano un volto, ma un pensiero.

Sono composizioni astratte, ispirate ai codici miniati latini, realizzate con tecniche grafiche digitali e gestuali.
Un alfabeto di trame, curve, linee, punti, che formano una nuova scrittura possibile per il vino.

Sulle bottiglie di Aletheia, Esoterico, Resilienza, si leggono mappe dell’anima.
Etichette che sembrano tele da toccare con gli occhi, da decifrare, da contemplare.

“Il vino è già arte. Ma può anche diventare oggetto d’arte.
Non solo per il palato. Anche per la mente.” – S. Ferrante

Questa linea non parla più solo di terroir.
Parla di idee. Di bellezza. Di coraggio.

Una cronologia che si evolve, come il vino

Ogni anno, un piccolo passo avanti.
Donnachiara ha visto cambiare le sue etichette con il passare delle vendemmie, come cambiano i volti e le stagioni.

Le prime bottiglie erano nude e semplici, poi più eleganti, poi visionarie.
Nel 2023, il grande restyling: nuove identità visive, nuova energia, stessi valori.
È stata una rinascita.

2005

Prima Versione

2010

Seconda Versione

2015

Terza Versione

2023

Ultima Versione

Perché ogni cambiamento dice qualcosa. E guardare indietro serve a scegliere meglio dove andare.